“AVANTI VELOCE – VIAGGIO NELL’ADHD”, disponibile dal 5 settembre il nuovo podcast original RaiPlay sound che indaga il disturbo del neurosviluppo ADHD

Gianpiero Kesten, tra i podcaster più seguiti d’Italia racconta, con l’aiuto di psicologi e neurologi, che cos’è il disturbo ADHD e come funziona

Arriva giovedì 5 settembre “Avanti Veloce – Viaggio nell’ADHD”, il nuovo podcast original RaiPlay Sound prodotto da VOIS, a cura di Gianpiero Kesten, tra i podcaster più seguiti d’Italia, che indaga il disturbo del neurosviluppo ADHD.

Sono 7 gli episodi in cui ci si interroga sul concetto di normalità, di una società spesso omologante e spaventata da ciò che si muove seguendo percorsi non tracciati. E come una diagnosi positiva possa cadere come un macigno e allo stesso tempo rispondere a milioni di questi che per anni non hanno avuto risposta.

Sentirsi diversi, essere sempre il bambino “bravo che non si impegna”, affrontare con fatica enormi compiti facili per altri e trovarsi incredibilmente a proprio agio in ruoli considerati difficili.

L’ADHD è una bestia strana: in molti casi conoscendola può diventare (anche) una risorsa.

L’ADHD sembra essere tornato di moda: molti ce l’hanno, tutti credono di averlo. Ma cos’è davvero? E soprattutto: com’è averlo da adulti?

Gianpiero Kesten, voce e autore di Cose Molto Umane, si racconta nel suo percorso alla scoperta dell’ADHD, o meglio: del suo ADHD.

Com’è essere un adulto iperattivo e disattentivo e avere una vita (quasi) normale.

Il lavoro, gli affetti e i mille stratagemmi che possono far diventare un disturbo un super potere (ma di un super-eroe di quelli sfigati, diciamolo).

Il podcast parte da un impianto autobiografico che in realtà – si scopre subito –  serve solo da pretesto e da rampa di lancio per fare un viaggio alla scoperta di quello che definire un disturbo è ormai probabilmente superato.

Perché l’ADHD, vuoi per la diffusione, vuoi per le caratteristiche del disturbo stesso, è anche un fenomeno. Di cui però ancora si parla troppo poco e spesso nel modo sbagliato.

Legato tradizionalmente all’età dell’infanzia, il disturbo dell’attenzione e iperattività è in realtà come essere troppo alti o essere mancini: non passa. Ci si convive, in qualche modo, per tutta la vita. E ci convivono, consapevoli o meno, tutti quelli che vivono intorno a chi ce l’ha. Può diventare una risorsa a volte e avendo un po’ di fortuna. Può essere un disastro in alcuni casi, soprattutto quando non lo si conosce e se ne viene travolti. Tutto questo in una società costruita intorno al “normotipo”, ovvero chi non ha l’ADHD.

Gianpiero Kesten racconta, con l’aiuto di psicologi e neurologi, che cos’è questo disturbo e come funziona. Rapportandosi all’ascoltatore in modo colloquiale parla della sua esperienza di adulto disattentivo e come ha imparato nella sua quotidianità a lasciargli spazio o al contrario lasciarsi trascinare come da un amico rumoroso ma entusiasta.

 

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