Cala il sipario sul “Premio Fabrizio De Andrè”: all’Auditorium Parco della Musica di Roma si sono svolte le finali della 14esima edizione della kermesse che si avvale della direzione artistica di Luisa Melis e Massimo Cotto, e della collaborazione di Dori Ghezzi (nella veste di Presidente della Giuria).
Piero Pelù ha ricevuto il “Premio De André alla Carriera”, Cristina Donà il “Premio per la reinterpretazione dell’opera di Fabrizio”. Nel corso delle due serate, si sono alternati sul palco della Sala Petrassi numerosi ospiti d’eccezione e i 12 finalisti del Premio.
Tra i vincitori dell’edizione 2015, ci sono stati due “ex aequo”. Luciano D’Abbruzzo (con “L’ultima festa”) e La Suonata Balorda (con “Sangue amaro”) si sono aggiudicati il Premio “Miglior interprete”; Marco Greco (con “Sconosciuti”) e i Blindur (con “Canzone per Alex”) hanno vinto la sezione “Canzone d’autore”. A Mariano Macale, infine, il premio della sezione “Poesia”.
Il Premio, patrocinato dalla Fondazione Fabrizio De Andrè, quest’anno si è avvalso della collaborazione di ICompany, Doc Servizi e Freecom. Inoltre, grazie alla sinergia con Sounday, sarà pubblicata in tutti gli store online (tra cui iTunes, Spotify e Deezer) la compilation ufficiale con i brani dei 12 finalisti in gara.