«Ringraziamo tutti gli artisti che si sono esibiti ieri sera su Rai1, grazie per averci portato nelle vostre case», è il commento di Vincenzo Spera, Presidente di Assomusica alla lodevole iniziativa di RAI1 Musica che unisce, (https://www.musicacheunisce.it/diretta/) la maratona musicale andata in onda ieri in prima serata per raccogliere fondi a sostegno della Protezione Civile. Uno spettacolo unico nel suo genere, che entrerà a suo modo nella storia della tv e che ha avuto il merito di riunire i più gr andi nomi della canzone italiana, in diretta dalle proprie abitazioni, con performance originali e senza alcuna interruzione pubblicitaria.
Ancora una volta come in occasione di terremoti, alluvioni e calamità naturale la Musica Popolare Contemporanea si mobilita non solo per stare vicino alle persone, ma anche e soprattutto per raccogliere fondi utili ad aiutare concretamente la popolazione.
«Si è trattato di una serata emozionante, un modo senz’altro originale che ci ha permesso di uscire dalle nostre case. Grazie a tutti voi», conclude il Presidente di Assomusica.
Durante il programma curato da Matteo Catalano e Alberto Di Risio, con la regia di Duccio Forzano e la voce narrante di Vincenzo Mollica, si sono dati il cambio, con momenti di gr ande emozione, Aless andra Amoroso, Andrea Bocelli, Brunori Sas, Calcutta, Cesare Cremonini, Diodato, Elisa, Emma, Ermal Meta, Fedez, Francesca Michielin, Francesco Gabbani, Gazzelle, Gigi D’Alessio, Il Volo, Levante, Ludovico Einaudi, Mahmood, Maneskin, Marco Masini, Marco Mengoni, Negramaro, Paola Turci, Riccardo Cocciante, Riccardo Zanotti (dei Pinguini Tattici Nucleari), Tiziano Ferro e Tommaso Paradiso. Alle esibizioni dei cantanti si sono poi aggiunti i contributi di altri personaggi del mondo dello spettacolo come Luca Zingaretti, Paola Cortellesi, Pierfrancesco Favino e Roberto Bolle e i messaggi di personaggi dello sport come Andrea Dovizioso, Bebe Vio, Federica Brignone, Federica Pellegrini, Roberta Vinci e Valentino Rossi.
Parallelamente al sostegno a iniziative di questo tipo, Assomusica, l’Associazione degli Organizzatori e Produttori di Spettacoli di Musica dal Vivo, che racchiude la (quasi) totalità degli organizzatori di spettacoli di musica contemporanea, continua a monitorare i dati relativi all’impatto reale, per il settore, delle disposizioni adottate dalle istituzioni per affrontare la diffusione del Coronavirus in Italia. Il settore della musica live è stato infatti uno dei primi colpiti dall’emergenza sanitaria, al punto che, secondo le stime dell’Associazione, a fine maggio saranno in totale 4.200 gli eventi saltati, che comporteranno 63 milioni di perdite in poco più di due mesi per il solo settore del live. A questi dati si aggiungono poi anche le perdite legate all’indotto, che Assomusica stima in non meno di 100 milioni di euro. Da qui il dialogo costante con le Istituzioni da parte dell’Associazione per ribadire l’importanza di un intervento ad hoc per il settore, in grado di favorire la ripresa.
«Non scordiamoci che dietro a queste emozioni, dietro a questi eventi vi è una filiera di lavoratori che è priva di tutele e che merita di essere adeguatamente salvaguardata» conclude Vincenzo Spera. «Questo si può ottenere anche con un eventuale salario minimo garantito, che possa permetterci di tornare a creare quei momenti unici di socialità e felicità che solo la musica dal vivo riesce a dare. Non molliamo! Ci rivedremo presto!»