IL VITTORIANO

tra MUSICA, LETTERATURA, CINEMA e ARCHITETTURA

GEGÈ TELESFORO PER SOUNDZ FOR CHILDREN

Venerdì 1 settembre alle ore 21.00 sulla Terrazza Italia del Vittoriano l’ultimo appuntamento della rassegna

ROMA – Per l’ultimo appuntamento della rassegna “Il Vittoriano tra musica, letteratura, cinema e architettura”, promossa dal Polo Museale del Lazio, diretto da Edith Gabrielli, per valorizzare l’identità e la bellezza del Monumento a Vittorio Emanuele, sulla Terrazza Italia sarà protagonista Gegè Telesforo.

Venerdì 1 settembre alle ore 21.00, l’artista (da qualche tempo GoodWill Ambassador UNICEF) proporrà il suo progetto SOUNDZ FOR CHILDREN, accompagnato da Alfonso Deidda al sax-flaute-keys-vocal, Seby Burgio al piano-keys, Joseph Bassi all’oublebass e Dario Panza alla batteria. Tra i brani proposti ci sarà “Let the Children”, un testo dedicato ai bambini, scritto e interpretato da Benidran, che nel ruolo di “vecchio saggio” riprende i temi principali de “I Figli”, poesia tratta da“Il Profeta” di Khalil Gibran. Oltre “Let the Children”, che è la sintesi del lavoro che Telesforo sta svolgendo insieme all’UNICEF, verranno eseguiti brani frutto di due intensi anni di lavoro tra Brooklyn, Madison, Londra e anche la campagna a nord di Roma in un mix di tranquillità e fervore.

Tutti gli appuntamenti al Vittoriano rientrano in ARTCITY-Estate 2017, un progetto organico di oltre cento iniziative di arte, architettura, letteratura, musica, teatro, danza e audiovisivo, promosso e organizzato dal Polo Museale del Lazio in musei e altri luoghi d’arte di Roma e della regione tra i quali appunto il Vittoriano.

Il Vittoriano, realizzato fra il 1882 e il 1911 in onore di Vittorio Emanuele II, primo re d’Italia, è il più spettacolare monumento alla nazione, finalmente unita e libera. Nel corso della sua lunga storia, altre valenze si sono sovrapposte all’originaria, senza peraltro cancellarla: la più importante si lega senza dubbio alla tomba del Milite Ignoto, concepita subito a valle della prima guerra mondiale. Troppo a lungo e troppo spesso legato ai contrassegni della retorica, il Vittoriano si rivela agli occhi del pubblico moderno come uno scrigno di potente e straordinaria bellezza.

L’evento è ad ingresso libero: il limite massimo degli spettatori è fissato dalla capienza degli spazi messi a disposizione.