Comunicato stampa |
GIANLUCA SCINTILLA FUBELLI |
LO CHIAMAVANO SCINTILLA |
MARTEDÌ 9 MAGGIO IL ONE-MAN-SHOW DEL COMICO |
L’artista si racconterà a tutto tondo: dall’infanzia romana |
Toccato il traguardo dei cinquant’anni da cui non si torna più indietro, il comico Gianluca ‘Scintilla’ Fubelli(in queste settimane nel ruolo di capoclasse a ‘Back to School’, il programma di Italia 1 condotto da Federica Panicucci) trae le somme della sua vita, ripercorrendo tutte le tappe che lo hanno portato fino a qui. E lo farà nel corso di ‘Lo chiamavano Scintilla’, one-man-show in programma martedì 9 maggio al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano (via Larga 14).
Sarà l’occasione per ironizzare sulla sua vita, dall’infanzia trascorsa per strada con gli amici del Trullo – nobile quartiere dell’aristocrazia romana – passando per la sua eccelsa carriera scolastica (espulso in quarta elementare delle suore, bocciato due volte in seconda media, fino all’approdo al mondo del lavoro e finito a fare l’odontotecnico in maniera del tutto occasionale). Un’esperienza dove Scintilla ha imparato tanto, tranne che a fare l’odontotecnico. La madre, vista la sostanziosa “fuga di cervelli” di quel periodo, lo convince ad andare lontano da casa a ritrovare il suo… di cervello.
Gianluca in realtà ha un sogno da sempre, e cioè fare poco… e quale miglior piazza, dunque, se non il mondo dell’animazione? In maniera casuale, accidentale, occasionale, fortuita, involontaria, inaspettata, imprevista, imprevedibile, inattesa e aleatoria, decide di trasferirsi a Milano per intraprendere la carriera nel mondo della comicità insieme ad altri 3 scappati di casa (i Turbolenti). Milano capisce immediatamente tutte le sue potenzialità artistiche e Scintilla viene assunto in fabbrica, in catena di montaggio, come controllo qualità di vaschette di plastica per alimenti. Ma la sua scalata verso il successo è appena iniziata: i Turbolenti, l’avventura a ‘Colorado’ e le sagre di paese dove si esibisce, sono solo alcuni dei sogni da lui realizzati. Il David di Donatello, il Leone d’oro al cinema di Venezia e l’Oscar, sono alcuni dei sogni che non realizzerà mai.
Lo spettacolo teatrale ‘Lo chiamavano Scintilla’ è dunque la della carriera di questo eccelso artista che, nonostante il suo fisico, non avrà paura di mettersi a nudo e raccontare anche la sua vita privata da grande playboy. Inoltre, ad arricchire lo spettacolo ci saranno due ospiti d’eccezione che lo seguiranno durante tutta la tournée: Giulio Cesare e Romolo Printz.
Ma perché tutti lo hanno sempre chiamato Scintilla? Perché sì. Ma solo guardando lo spettacolo lo si potrà capire fino in fondo.