VINCENZO SPERA

 “NO AL BIGLIETTO NOMINALE PER I CONCERTI” 

Appello del Presidente di Assomusica agli artisti, ai cantanti e al pubblico italiano
Facciamo sentire la nostra voce per la libertà degli spettacoli di musica dal vivo” 

“Si punta al secondary ticketing, ma si colpiscono gli spettatori e organizzatori: se passa questo emendamento dal 2019 i biglietti costeranno molto di più!”

 UNA NORMA CHE VA IN NETTO CONTRASTO
CON QUANTO CONTENUTO NEL CONTRATTO DI GOVERNO 

Preoccupazione, sgomento e allarme da parte di Vincenzo Spera, Presidente di Assomusica, l’Associazione Italiana degli organizzatori e produttori di Spettacoli di Musica dal vivo che riunisce oltre centoventi imprese su tutto il territorio nazionale che realizzano circa l’80% dei concerti dal vivo in Italia.

L’ultima versione emendamento n. 89.025 a prima firma dell’On. Sergio Battelli prevede la nominalità del biglietto d’ingresso per larga parte degli spettacoli di musica dal vivo e impone agli organizzatori di attuare i necessari controlli affinché sia verificato che il nome riportato sul biglietto corrisponda al proprietario dello stesso. La norma esenta da tale prescrizione gli eventi sportivi, lirici, balletti, musica sinfonica, cameristica, jazz, prosa, danza e circo.

Una discriminazione inaccettabile che penalizza solo la MUSICA e i suoi fan. Si penalizzano i giovani ed il gr ande pubblico che vive i concerti di musica popolare come gr ande momento di socializzazione ed aggregazione.

«Assomusica fa appello agli artisti, agli utenti e a tutti gli amanti della MUSICA per opporsi a tale emendamento. Assomusica è per la libertà, contro ogni tipo di restrizione della libertà personale e non schederà mai i milioni di fans che ogni anno popolano i concerti nel nostro Paese, e non effettuerà nessun controllo documenti all’ingresso dei concerti, né imporrà la compilazione di questionari con i dati personali e privati dei propri clienti. Gli associati Assomusica non negheranno a nessuno la possibilità di regalare un biglietto ad un amico, ad un figlio, a una moglie o un marito» dichiara il Presidente Spera.

«Dopo la norma che ha imposto agli organizzatori di contribuire alle spese per la sicurezza e la mobilità, ci mancava pure l’ennesimo balzello in capo alle nostre imprese e a milioni di giovani per sostenere la gestione del biglietto nominale. Una scelta inaccettabile e deleteria per il nostro mercato, che è invece un asset dell’industria culturale del nostro Paese, un volano per la promozione del nostro patrimonio artistico».

L’attività dell’Associazione si è sempre dichiarata contro il secondary ticketing e lotta da tempo con questo fenomeno illecito. Abbiamo proposto alla maggioranza la via maestra per contrastare questa pratica illegale che è quella di utilizzare i nuovi strumenti previsti dalla Direttiva Europea 2455/2017 sulle vendite a distanza, con cui si consente di aggredire gli intermediari del web che sono i veri responsabili del bagarinaggio online, senza danneggiare chi produce cultura, emozioni e ricchezza per i territori.

Inoltre, la modifica in oggetto non trova alcun riscontro nel Contratto di Governo siglato dalle forze di maggioranza.Quest’ultimo, infatti, nell’affermare che “lo spettacolo dal vivo rappresenta senz’altro una delle migliori eccellenze del nostro Paese” non prevede in alcun modo l’attuazione di misure che possano mortificare gli organizzatori e gli spettatori di questa importante forma di espressione culturale.

“Auspichiamo pertanto in un ripensamento dei presentatori e facciamo appello al Governo e al Parlamento affinché ‘non si butti il bambino, con l’acqua sporca’: il settore della musica dal vivo e il pubblico dei concerti non se lo meritano. Il biglietto nominale non è la soluzione, è l’ennesimo ostacolo al nostro mondo”, conclude il Presidente di Assomusica.

W LA MUSICA, W LE EMOZIONI.
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