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Roma, 14 gennaio 2025 – Carlo Parodi, Presidente di Assomusica, è intervenuto in audizione presso la Commissione Cultura della Camera dei Deputati, nell’ambito dell’esame del disegno di legge di conversione decreto-legge 27 dicembre 2024 n. 201, recante Misure urgenti in materia di cultura.

Parodi ha sottolineato come l’anno appena trascorso sia stato straordinario per la filiera della musica dal vivo: ”I nostri eventi hanno registrato una grande partecipazione di pubblico, coinvolgendo in modo significativo i giovani e le comunità dei piccoli borghi”. Tra i principali punti affrontati, il Presidente ha elogiato l’articolo 7, comma 2, del Decreto Cultura, che semplifica le procedure per l’organizzazione degli spettacoli attraverso la comunicazione in SCIA: “Questa norma è stata fondamentale per incentivare i Comuni a promuovere eventi culturali, con ricadute positive sull’economia locale. E’ per questo che proponiamo di estenderne ulteriormente l’efficacia aumentando a 2.500 il numero massimo di partecipanti consentiti”, ha aggiunto.

Altro tema centrale è stato il contrasto al fenomeno del secondary ticketing, definito da Parodi come “un problema che mina le fondamenta della musica dal vivo, penalizzando i consumatori e l’intera filiera”“Collaboriamo già con la Guardia di Finanza e l’AGCOM, ma servono strumenti normativi più incisivi per arginare questa pratica speculativa”.

Il Presidente ha dunque posto l’accento sull’importanza di misure per incentivare i consumi culturali tra le nuove generazioni: “Le Carte del Merito e della Cultura sono strumenti fondamentali. Chiediamo al Governo di garantire risorse stabili, così da poter continuare a potenziare l’accesso alla cultura per i giovani”.

In chiusura, una proposta per sostenere ulteriormente il settore: “Con questo Decreto sarebbe utile introdurre un credito d’imposta anche per la produzione e organizzazione di spettacoli dal vivo, inclusi quelli con meno di 5.000 spettatori. Si tratterebbe di uno strumento e di un segnale concreto per gli imprenditori della musica dal vivo, che finora non hanno beneficiato di aiuti diretti come quelli previsti per i settori tutelati dal Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal vivo”.

 

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