A 10 anni dall’ultimo singolo
MARCO MORANDI
pubblica il suo nuovo brano
CENTONOVE
in cui omaggia Rino Gaetano
per celebrare il compleanno dell’artista scomparso
Dal 29 ottobre in radio e nelle piattaforme digitali
Centonove, musica e parole di una parabola sentimentale. Di un futuro incontrato e conosciuto in un sogno. Sabato 29 ottobre, in occasione del compleanno dell’indimenticabile Rino Gaetano, esce il nuovo brano di Marco Morandi dal titolo CENTONOVE (M. Morandi; Piji), che sarà in rotazione radiofonica e disponibile nelle piattaforme digitali. A dieci anni dal suo ultimo singolo, Marco torna a pubblicare una nuova canzone per ricordare il Kammamuri’s calabrese che, a 41 anni dalla sua scomparsa, continua ad essere una delle figure più amate della nostra musica d’autore, anche dai giovani che non l’hanno conosciuto. Era il 2 giugno 1981 quando Rino Gaetano, all’anagrafe Salvatore Antonio Gaetano, muore improvvisamente in un tragico incidente. Centonove continua a percorrere la strada di quella notte, all’alba di un’estate, sotto il cielo di Roma e all’ombra di un sogno. Marco Morandi, infatti, spiega: «Racconto una storia d’amore che il tempo non ha scolorito, poco conosciuta ma tanto vissuta, ho pensato a come sarebbe stata oggi se il destino non l’avesse interrotta in quella tragica mattina: è la storia di Rino e Amelia». Rino Gaetano ha influenzato la crescita artistica di Marco; è stato e continua ad essere una figura importante nella sua vita: «Lo canto da sempre, è uno degli artisti che amo di più – precisa il cantautore – Una notte l’ho sognato dopo una lunga serata passata insieme al mio amico cantautore Piji a parlare di lui, della sua vita e dei suoi brani, di quello che avrebbe potuto dire oggi. Di getto ho scritto la canzone, un omaggio, una dedica. La mattina dopo ho trovato una mail con un testo di Piji che completava magicamente il mio. In questo brano ho immaginato Rino parlare con Amelia, la compagna della sua vita, l’ho immaginato gridare “l’ultima parola non l’ho ancora detta” e salire sul suo “109 per la rivoluzione” ma, stavolta, insieme a lei,perché, come è scritto anche nei suoi testi, l’amore è l’unica vera rivoluzione contro un mondo immobile». Il titolo risuona forte dell’eco di uno tra i brani più belli della discografia di Rino, E io ci sto, title track dell’album datato 1980 che prende il via con un riff di chitarra e poi “mi alzo al mattino con una nuova illusione, prendo il 109 per la Rivoluzione”. Fu l’ultimo disco, una rivoluzione. Centonove è un’istantanea, che ha il sapore di un ricordo di un tempo mai accaduto ma immaginato, c’è stato dunque un momento, lungo un miraggio, in cui il cantautore calabrese ha “bussato” alla soglia di una notte per vivere la sua storia d’amore: Centonove nasce così, scritta dopo un sogno. In questo nuovo progetto musicale Marco Morandi si è circondato di tanti fan di Rino, le persone che lo hanno conosciuto e tanto amato; dei suoi amici, dei collaboratori e di lei, Amelia, il grande amore e musa ispiratrice di Centonove. Sono loro i protagonisti del videoclip – di prossima uscita – come spiega l’artista: «Ognuno di loro ha partecipato con entusiasmo a testimonianza che il suo ricordo è ancora vivo in tutti noi». Nei prossimi mesi il cantante sarà in tour con lo spettacolo “20 canzoni da portare su un’isola deserta”: un viaggio tra i pezzi intramontabili che più ama, tra cui anche alcuni di Rino, e di cantautori che fanno parte del suo mondo, come Lucio Dalla, Franco Battiato, Ivano Fossati, tra gli altri. MARCO MORANDI Marco Morandi è un musicista, cantante, compositore, attore. Si approccia alla musica sin da piccolo: comincia a 5 anni studiando il violino e prosegue poi con la chitarra e il pianoforte. Vanta due partecipazioni al Festival di Sanremo, una con il gruppo Percentonetto nel 1998 con il brano “Come il sole”, l’altra da solista nel 2002 con “Che ne so”. Nel 2002 incide l’album “Io nuoto a farfalla “, disco che prende il titolo dalla canzone omonima inedita di Rino Gaetano. Dopo l’exploit televisivo, con la partecipazione alla trasmissione “C’era un ragazzo” (1999) in prima serata su Rai1 col padre Gianni e con la conduzione, insieme a Enrico Silvestrin, il programma musicale televisivo “Taratatà”, in onda su Rai1, Marco affianca alla sua attività musicale esperienze televisive e cinematografiche. Nel 2001 partecipa al film “Liberate i pesci”, diretto da Cristina Comencini. Nel teatro scopre la sua dimensione più congeniale: si è concentrato sull’attività di attore partecipando a numerosi spettacoli, da commedie a musical, da teatro canzone a monologhi musicali. Protagonista di “GianBurrasca – Il Musical” in tournee dal 2004 al 2006, da quel momento inizia un’intensa attività nella scena teatrale romana e nazionale, partecipando a numerosi spettacoli teatrali, musicali e non, anche da lui scritti. Da molti anni continua a coltivare la sua passione per il cantautore Rino Gaetano portando in giro per l’Italia la band tributo “RinoMinati” e uno spettacolo teatrale dal nome “Chi mi manca sei tu”. Ha prodotto e scritto, insieme ad Augusto Fornari e Toni Fornari, lo spettacolo autobiografico “Nel nome del padre storia di un figlio di…”, che porta in scena dal 2013 ad oggi, insieme a molte altre produzioni teatrali, come ad esempio “Chiamatemi Mimì”, monologo musicale – firmato da Paolo Logli e diretto da Norma Martelli – che si snoda attraverso il racconto e il ricordo di canzoni immortali e intramontabili di Mia Martini. CENTONOVE Morandi; Piji- M. Morandi Ho preso la chitarra e il mio cappello nero, son partito che era presto, presto per davvero. Così tanto in fretta che non ho lasciato da mangiare al cane se poi ci resta male mi mangia tutte le scarpe che ci volevo ancora camminare Ti ho lasciato sopra al frigo un foglio blu c’era scritto che il destino ha molta più ironia. Così tanta più di noi, in coda in tangenziale, ma tanto, menomale, io ho preso il 109 la mia rivoluzione sei stata solo tu perché se stavamo insieme avevo voglia di combattere in questo mondo immobile che ancora spera e aspetta, ma forse l’ultima parola magari non è ancora detta vedrai che non è ancora detta Anche qui gli aironi si alzano alle cinque del mattino, quando il giglio vende il suo profumo bianco al cielo, e io cerco ancora te per poi scappare insieme se tanto fuori piove prendiamo il 109 la mia rivoluzione è uno volo naturale che prende il vento dall’airone e tu hai le ali per ballare su questo mondo immobile c’è gente che mi aspetta, perché io l’ultima parola mica l’avevo ancora detta, mica l’avevo ancora detta Na na na In questo mondo immobile c’è ancora la speranza Lo vedo, sta per arrivare, mi sembra proprio il 109… – Mi scusi, questo porta alla rivoluzione, vero? |