LA CITTA’ D’AMIANTO: online dal 13 maggio su RaiPlay Sound il nuovo podcast di Sara Poma sulla drammatica storia della fabbrica Eternit a Casale Monferrato
Le conseguenze devastanti della “polvere assassina”, che per decenni ha mietuto vittime nella cittadina piemontese, raccontate attraverso gli occhi di tre donne che hanno trascorso gran parte delle loro vite a combattere l’amianto. Non solo morte e sofferenza. Quella di Casale è una storia di rivendicazione e di giustizia civile.
Sarà disponibile sulla piattaforma Rai dal 13 maggio il nuovo podcast “LA CITTA’ DI AMIANTO” di Sara Poma, una produzione Chora Media per RaiPlay Sound. Cinque episodi da trenta minuti per raccontare la storia di tre donne: una dottoressa, un’insegnante e una giornalista. Le tre donne sono nate nella stessa cittadina piemontese negli anni Cinquanta. Nella città c’è una grande fabbrica che dà lavoro a tutti, ma che per 70 anni, dall’inizio del Novecento, ha sommerso la città di polvere. Una polvere assassina che ha fatto migliaia di vittime. Le vite delle tre donne, la dottoressa, l’insegnante e la giornalista, si incrociano negli anni Ottanta, quando capiscono che la polvere della fabbrica sta uccidendo tutto quello che hanno di più caro. Questa è la storia di una reazione all’ingiustizia; di una rivoluzione civica che si ribella alla morte. Una vicenda collettiva con tre storie in primo piano.
Il podcast si concentra sulle storie di Silvana Mossano, Daniela De Giovanni e Assunta Prato, tre donne di Casale Monferrato che hanno trascorso gran parte della vita a combattere l’amianto. Daniela, che da bambina si ammala di tubercolosi e trascorre un anno in un sanatorio, decide, crescendo, di studiare medicina. Appena laureata, comincia a visitare gli operai della fabbrica Eternit e a riscontrare l’insorgere di una malattia letale, il mesotelioma pleurico. Insieme a due sindacalisti, intraprende una battaglia legale che porterà all’apertura del primo maxi processo e alla chiusura della fabbrica nel 1986. Uno dei due compagni di lotta diventerà suo marito. Assunta Prato, invece, il marito, Paolo Ferraris, l’ha perso nel 1997. Non aveva mai lavorato all’Eternit, faceva il vice sindaco e prima di morire, a 49 anni, si era battuto per liberare Casale dall’amianto. La storia di Assunta è una delle tantissime, spaventosamente simili le une alle altre. Con la differenza che lei, insegnante in pensione, ha trasformato il suo lutto in un’attività di memoria che oggi porta nelle scuole. E infine c’è Silvana, la giornalista che da quando aveva vent’anni scrive di amianto. È lei che, nella drammaturgia del podcast, ci guiderà alla scoperta delle tante storie. Ma anche la sua colpisce. Silvana ha un dolore che cerca di non mettere mai in primo piano. Anche lei è una vedova dell’amianto. Suo marito, che dirigeva il giornale locale di Casale, è morto nel 2009. Silvana non si è costituita parte civile ai processi per continuare a svolgere il suo lavoro di giornalista.
La storia di Casale è la storia di migliaia di vite spezzate dal mesotelioma pleurico, la malattia dell’amianto. La diagnosi è una condanna quasi certa che imprime un prima e un dopo nella vita di chi la riceve, che annienta famiglie e travolge amicizie. La storia di Casale e dei suoi abitanti però non è soltanto una vicenda di paura e dolore. È la storia di una città che diventa comunità e che trova la forza per battersi contro il gigante che la sta soffocando. Nel 1986, dopo una serie di cause legali, Eternit chiude. Ma non solo, è proprio da Casale che parte una piccola, gigantesca rivoluzione: nel 1987 l’allora sindaco Riccardo Coppo, con una circolare, bandisce l’amianto dalla città. Non è mai successo in nessun altro posto nel mondo. Nel 1992 la rivoluzione di Casale diventa una legge effettiva in tutta Italia.
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